Un arco aperto
La sera si frantuma nella terra
con tuono di fumo e l’assiolo
batte il tu, dice solo
il silenzio. Le isole alte, scure
schiacciano il mare, sulla spiaggia
Scogli di lava
In un giorno sommerso dal tempo
un gigante di fuoco e terra
di verde e cielo
d'immenso e neve
ha sfogato una rabbia immane
Rosso groviglio
Ho pensato
di regalarmi un attimo
nel turbine dei giorni
e di spenderlo a trovarti.
Davvero, grazie
Dove riposa il cuore
gocciola pigramente
un flebile ricordo
denso di te.
Apodittica
Docile, il diluvio diurno picchietta ad ogni dove
e relega alla tana
e la lepre di marzo e il pipistrello,
lasciando me libero d'andare tra la pioggia
POSSESSIONE di Antonia Susan Byatt – trama e recensione
C’è un uomo. Vive nell’Inghilterra vittoriana. Di mestiere fa il poeta. È famoso, stimato, rispettato. Ha una moglie. La ama. Ma la vita lo porta a conoscere un’altra donna, partecipando a un tè letterario. Lei è nubile, introversa, solitaria. Ha un’intelligenza
Tutto quello che vuoi. Grazie alla poesia.
Un film delizioso, del 2017, ambientato, vissuto, masticato a Roma, tra le sue storture e le sue incredibili bellezze, “Tutto quello che vuoi”, da un romanzo di Cosimo Calamini, adattato e diretto da Francesco Bruni, mi ha dato l’impulso a
BRONZO
Nel bosco, più vecchio
Del mio sogno d'amore
Nei deboli raggi caldi
Dell'ultimo sole
Di settembre
Richiesta al mare
Ti ho chiamata
perché ho pensato
che mi dovresti insegnare
come fare a governare