• No products in the cart.
Laura Spazzacampagna
Federico Bario

Laura Spazzacampagna e Federico Bario

Laura Spazzacampagna nasce nel 1964 a Roma, dove vive; lavora come assistente sociale dal 1989, specializzandosi su invecchiamento, integrazione sociosanitaria e nuove residenzialità.
Nel 2010 si laurea in Teorie e pratiche dell’antropologia, presso l’Università La Sapienza.
Collabora negli anni con diverse riviste di Servizio Sociale come curatrice di rubriche e autrice (Rassegna di Servizio Sociale, Risorse, Composizioni Sociali); suoi interventi appaiono in volumi dedicati al lavoro sociale, da ultimo “Invecchiare con destrezza” in “Un universo da (ri)conoscere” a cura di R. Cutini e P. Cottatellucci, edito da Maggioli nel 2018.
Scrive dall’adolescenza poesie e racconti brevi, a uso esclusivo della propria cerchia amicale. Nelle uniche due occasioni in cui viene convinta a inviare i suoi materiali, viene pubblicata: nel 1997, alcune poesie appaiono sulla rivista “Orizzonti”; nel 2020, l’editore Fusibilia inserisce una silloge nella raccolta: “Il libro delle storie finite”.
A 58 anni impazzisce e decide di fare la sua prima uscita pubblica come autrice con questo progetto a quattro mani, confermando la dimensione plurale alla base di tutte le sue scelte. E di tutte le piccole rivoluzioni che hanno costellato finora la sua vita.

Federico Bario nasce a Lecco, nel 1955. Dipinge dall’età di dodici anni. Per molti anni il suo impegno si è concentrato sulla tragedia della Shoah, lo sterminio degli ebrei europei da parte dei nazisti, con iniziative a tema personali tra le quali gli piace ricordare:
“Memorie”, 2000 – con un contributo di Marilinda Rocca
“La Memoria . Pitture, immagini e versi per non dimenticare”, 2002 – con Marilinda Rocca, un intervento di Carmen Carabus e la collaborazione del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau
“La Shoah e la Memoria”, 2004 – con Marilinda Rocca e la collaborazione del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau
“L’Orma di Levi”, 2008
Altre esposizioni a tema:
“Walls”, 2011
“WallsGrotesqueMoloch”, 2012
“KfK”, 2015
“Orso Gatto e altre storie”, 2018
“Sul fil di ragno della Memoria”, 2020
In questo ambito occorre ricordare l’altro impegno di Federico Bario, e cioè le letture
interpretative e le orazioni civili da lui stesso ideate e condotte. “Dio delle ceneri”; “Il canto di Isacco”; “La valigia di K.”; “Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz e “Raccontare la Memoria”. Queste iniziative sono state possibili grazie al contributo dell’attrice Mirella Morelli e dei musicisti Maurizio Aliffi, Cecilia Aliffi, Luigi Castagna, Lionello Colombo, Luigi Crippa, Mauro Gnecchi, Simone Mauri, Luca Pedeferri, Giovanni Ripamonti.
Con Marilinda Rocca ha curato i volumi “Varcare la soglia” e “A riveder le stelle” di Fausta Finzi, ebrea milanese deportata nel Lager di Ravensbrück. Il primo libro per le edizioni ISMLEC Lecco, 2003, e il secondo volume con Gaspari Editore Udine, 2006, con prefazione dello storico Frediano Sessi.
Nel 2016 ha illustrato in cinquanta opere su carta formato A4 il volume dello scrittore Bruno Osimo: “Found in translation: Esercizi di stile traduttivo. Cinquanta visite malriuscite in cinquanta linguaggi diversi – ma tutte in italiano (o quasi)” (Opere di Cechov Vol. 10)

Alcune esposizioni personali:
Centro Nazionale Lepetit, Varese
City Bank, Forobonaparte; Milano (consulenza D’Ars)
Sala Civica F.lli Cernuschi, Merate
Studio Panigati, Milano
Galleria Lesagono, Morbegno
Galleria “Bovara”, Lecco
Hôtel de Ville, Macon, Francia
Villa Sirtori, Olginate
“Quadreria”, Malgrate.
Villa Manzoni, Lecco
Palazzo delle Paure, Lecco
Installazione “Sul sentiero del viandante”, Galbusera Bianca, Rovagnate.
Installazione “The Twin Towers List”, Granaio di Villa Greppi, Monticello Brianza.
In collettiva ha esposto a Lecco: Biblioteca Civica Pozzoli, Vallo delle Mura e Palazzo Falck, Momart Gallery, Torre Viscontea; chiesa di S. Antonio, Morbegno; nelle numerose iniziative multimediali del gruppo “PITTURA UNO”; nella rassegna “Montagna e Architettura”, Lecco; nella rassegna “Il Silenzio”, Milano; mostra multimediale “Qualcosa di Ebraico”, SpazioD, Lecco.
Di lui hanno scritto: Anna Caterina Bellati, Angelo Borghi, Eligio Cesana, Luigi Erba, Paola Erba, Angelo Fiocchi, Giorgio Gasparotti, Katia Sala, Enzo Scolari, Gianfranco Scotti, Marco Senaldi, Chiara Vidali.
Alcune sue opere sono parte di collezioni private.

Le fotografie delle sue opere
Esse appartengono a periodi diversi, e testimoniano di quarant’anni di pitture su tela e legno e sono state scattate negli ambiti più diversi.
Gli autori sono Giulia e Maurizio Bario, Massimo Coduri de Cartosio, Giuseppe Giudici.
Alcune di esse, infine, sono state scattate da amici, conoscenti e collezionisti proprietari delle opere.