L’eterno dolore
Non riesco a scrollarmi il dolore di dosso. È un cagnaccio morboso che non mi dà tregua, che non sa vivere per conto suo, che non mi abbandona mai. Da anni, ormai, risiede sulle mie spalle. Mi grava addosso senza
Fate silenzio
Fate silenzio,
che ho bisogno di sentire il mio cuore,
Fate silenzio, che lui lo sa, come stanno le cose.
QUALCOSA PER AFFRONTARE IL SILENZIO
Parole avvizzite cercano la salvezza
Foglie di un altro autunno conoscono già il dolore
Sradicate da sé stesse
Precipitate su fogli densi di lettere sghembe
SOPORIFERE LETTURE
Facciamo un cocktail di parole
E brindiamo al dio della lettura silenziosa
Amanti della primavera inoltrata
Che sboccia nottetempo
Nei reparti ortofrutta
INTERMITTENZA
Un istante senza termine
Si spegne e si riaccende
Il canto dell'attesa richiama piano
Fino ad intonare un'eterna assenza
Carnevale con luna
I miei pensieri hanno fiutato a lungo
Quel che era rimasto in strada
Sotto i mucchi di coriandoli sciupati
Oggi abbiamo seppellito insieme
Quel poco che restava del nostro amore
Caldi ricordi
Dietro alle ombre
di questo tramonto
fatto di stelle
e di luna pigra,
La pagina
Qui c’era una volta
la pagina vuota
della nostra storia.
Vi scrissi l’amore
di fretta, di cuore,
sfamando la vita
di belle parole.
Scintilla di neve
Sogno dentro un libro
Perché solo i libri
Sognano veramente
E fanno sognare
La felicità è il mio vizio