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Libri aperti e la scritta cancel culture

Il politically correct della letteratura

Le menti illuminate, alto-pensanti e, soprattutto, impegnate anima e corpo nell’assicurare il nostro assoluto benessere mentale hanno deciso che la letteratura classica non è per niente politically correct – così come non lo è nemmeno la storia, ma a questo, grazie al cielo, hanno già provveduto – e, di conseguenza, va un attimino tutta rivista e revisionata. Attraverso la cancel culture; che altro se no? Essendo io parte attiva della società e direttamente interessata all’impatto della letteratura sulla mente delle persone, sento doverosa la necessità di partecipare alla sistemazione di questa lacunosa e a volte addirittura offensiva letteratura. D’altronde, come abbiamo avuto già modo di notare – e per fortuna – è stata la Disney a fare da apripista con le sue favole rivisitate, altrimenti chissà dove saremmo già finiti… Meno male che il problema non si pone per la libertà di parola nell’ambito erotico-pornografico, sarebbe veramente la fine!

Perciò, mi auguro insieme ai miei compag… ehm colleghi scrittori, proverò a rendermi utile alla nobile causa, proponendo alcuni interventi a mio avviso assolutamente doverosi. È chiaro che l’impresa è titanica e molto c’è da fare ma, come si suol dire:

“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo.”

Lao Tzu

E sorvoliamo sul fatto che chi l’ha detto era un po’ troppo cinese.

I titoli politically correct

Sotto l’hashtag su twitter #riscriviamoli c’è già una variegata proposta per attuare i dovuti aggiornamenti ai grandi titoli della letteratura, titoli che peccano, ahimè, di mancanza di empatia, di intolleranza, di assenza di inclusività, di body-shaming e addirittura di discriminazione. Una situazione che deve assolutamente essere rivista e sistemata.

Ecco a voi alcune proposte con varianti a disposizione, in modo da poter scegliere per ogni situazione la soluzione più congrua:

  • I miserabili di Victor Hugo

– I mai una gioia

– I non proprio splendidi

– I poco felici

– I diversamente ricchi

  • Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway

– L’adulto e il mare

– Il diversamente giovane e il mare

– Il non più giovanissimo e il mare

– L’adulto in età avanzata (che è fra i 60 e 75 anni) e il mare

  • L’idiota di Fjodor Dostoevskij

– Il poco accorto

– Il diversamente scaltro

– Il non avveduto

– Il per niente sveglio (ma ha del potenziale)

  • I promessi sposi di Alessandro Manzoni

– I promessi di una relazione libera da sovrastrutture

– I promessi di intanto vediamo come va

– I promessi

Queste sono soltanto le prime proposte; come accennavo sopra, la strada è lunga e non si limita ai titoli, ma parole, frasi, contenuti e concetti interi vanno revisionati e adattati alla sensibilità odierna, per assicurare alla pleb… ehm al lettore un’esperienza di lettura rilassante, tranquillizzante e rassicurante. Il mondo nuovo di Aldous Huxley dovrebbe pur averci insegnato come si fa, che diamine!

In attesa di ricevere numerosi contributi per questa doverosa e fin troppo rimandata impresa, il mio impegno sarà instancabile affinché la cancel culture (o, per gli ancora poco anglofoni, la cancellazione culturale) diventi realtà.

 

Annabelle Lee