Il mondo siamo noi
Si possono dire molte parole sul mondo che ci casca addosso e su di noi che ci spostiamo. Riscaldamento globale, polveri sottili, microplastica, combustibili fossili, desertificazione, inondazioni, usa e getta, frane, disastro ambientale, tromba d'aria, sfruttamento incontrollato della terra del
La notte
Il mondo di notte È stregato da tenebre Gli alberi piegano Morti rami vivi Legnoso abbraccio Al passaggio silente Dell’anima perduta Il cielo oscuro Insinua onirici fumi Nei respiri E nell’immaginario È lui che respira? O sei tu che sogni? Una nera luna Riversa la luce Dell’argento brunito Su morte foglie vive C’è un fruscio di vento O
Haiku
Negli astrusi silenzi Delle foglie cadute Cerco risposte. Annabelle Lee
La città
Calpesto le vie Della città morta Estraniante silenzio Spezzato dall’eco Dei miei passi Dov’è l’allegria Di bambini in strada Dove il vociare Della vita gaia Nel scorrere del giorno Una vecchia fontana Piange la solitudine Su licheni morenti E io la vita Ai margini del mondo. Annabelle Lee
Aforisma
Dicono che bisogna attraversare oceani di parole per comprendere il silenzio. Per me, basterebbe star zitti. Annabelle Lee
L’autunno visto dal treno
Culla pensieri e pene, il treno. Ci pensa l'autunno ad avvolgerli di malinconia, nonostante il sole che si alza pigro su cime di faggi rossicci. La brina biancastra esala fumi brumosi, fumi che insinuano abbracci non richiesti sul mondo dormiente, infestandolo
Sul lago
Inseguo instancabile L’accecante bagliore Riflesso sull’acqua Scintille di luce Accendono la liquida seta Ingannano la vista E guariscono lo spirito La barca leggera Scivola muta Su cristalli sciolti Fumante si alza Una tiepida caligine Che avvolge il lontano Di misterioso stupore Il remo si abbassa Gorgoglio sommesso Si rende compagno Di eccelsa solitudine Non so trasformare Quello che sono In
La serietà leggera
Facendo zapping sulla tv (attività che riempie di gioia il mio lui) mi è caduto l'occhio – o forse dovrei dire l'orecchio – su una frase detta da un anziano giapponese che sembrava stesse iniziando una giovane europea. Iniziarla a
Sera
C’è pioggia d’autunno Sulla città Veloce il tempo Così lento pare Vecchio demiurgo Nella sera d’ottobre Inmalinconisce Passanti e passato Con greve respiro Umido Di foglie morte E inesorabilità. Annabelle Lee
Il giusto equilibrio.
No, non so quale sia. Come cosa? Il giusto equilibrio, no? È solo un titolo che funge da promemoria: Ricordarsi il giusto equilibrio! Ma del resto non so come si fa. L'argomento di oggi è l'ambizione. Una caratteristica molto producente se si