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Il buon lettore

Forse non in Italia, ma nel mondo, per fortuna, sono tantissime le persone che amano leggere. Tutti quelli che leggono sono dei bravi lettori? Sarebbe davvero un’ottima cosa poter dire che, per essere un buon lettore, fosse sufficiente leggere. Intanto leggere cosa? Libri (e anche qui si apre un mondo: saggi, romanzi, libri di cucina, libri sui viaggi, libri di psicologia, di filosofia, ecc), riviste, riviste letterarie o scientifiche, giornali quotidiani o ancora i bugiardini delle medicine. Sì, perché leggere non implica semplicemente leggere un libro. Chiunque abbia fatto la prima elementare può leggere.

Basta leggere per essere un buon lettore?

Fatta questa importante premessa, in questo mio articolo voglio parlare del buon lettore di libri: possono essere gialli, romanzi rosa, classici, romanzi storici, saggi di qualsiasi natura, ma fondamentalmente libri. Il buon lettore non può essere quello che legge i bugiardini (anche se li ho citati sopra). Al limite chi legge i bugiardini medici sarà uno informato su cosa immette nell’organismo, ma se si limita a leggere quello non è un buon lettore. Escludo anche chi legge esclusivamente riviste o giornali, anche se apprezzo molto chi si informa. Infatti più che buoni lettori li definirei persone informate (e tanto di cappello, perché l’essere aggiornati è cosa buona e giusta!).

Allora tutti coloro che leggono libri li possiamo definire buoni e bravi lettori? Temo di no. Almeno nell’accezione che voglio dare io a buon lettore. Perché se si legge tantissimo e di tutto, quasi si dovesse fare una gara con sé stessi, non è detto che ci si possa definire bravi lettori.

Ma allora chi è il buon lettore?

Il buon lettore, a mio avviso, è chi ha una grande passione per i libri, che li rispetta e che li ama. Un buon lettore è chi ama profondamente leggere i libri e lo fa con cura e coscienza. Uno che ha letto i classici, ha letto i saggi, e assapora le parole e i testi ben scritti. Buon lettore è chi cerca di apprendere qualcosa dalle letture e cerca di leggere opere nuove. Un buon lettore non è snob e dà sempre una chance a un libro e all’autore che l’ha scritto. Il buon lettore è anche chi, come scrisse Calvino:

 “aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino di altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli. Nell’approssimarsi delle ferie, il Buon Lettore gira i negozi dei librai, sfoglia, annusa, ci ripensa, ritorna il giorno dopo a comprare; a casa toglie dallo scaffale volumi ancora intonsi e li allinea tra i fermalibro della sua scrivania.

Chi ama leggere può farlo nella tranquillità di una stanza silenziosa, ma ci sarà anche chi riuscirà a leggere nel caos di un treno o di una sala d’aspetto. Buoni o cattivi lettori, in ogni caso, a leggere non sbagliamo mai!

Roberta Jannetti