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Le famose sconosciute. Emmy Noether

”ad ogni simmetria continua che lascia invariata la densità di lagrangiana corrisponde una corrente conservata”

Amalie Emmy Noether

Lo so.
State calmi.
Questa volta ho esagerato, ma… C’è un ma.
Ho un’attrazione irresistibile per i buchi neri. Non scherzo.
Ho letto moltissimi articoli, teorie e storie su di essi. Eppure sento di non averne mai abbastanza, tuttavia mi manca la materia prima: la conoscenza.

Dovrei studiare matematica e fisica per almeno un millennio, sapendo che non basterebbe, ma vorrei sapere dove porta quel buco nero che inghiotte la stella e tutto ciò che le sta accanto. Tutto ciò che per molto tempo ha amato o che l’ha amata.

Romantica?
No.

Umana!
Semplicemente e imperfettamente umana.

Detto ciò, sono andata a cercare e a studiare il teorema a lei dovuto e… e niente.
Capirlo e comprenderlo appieno presuppone un sapere che non ho. Mannaggia a me.
C’è una cosa, però che posso dirvi con assoluta – o quasi – certezza: se un fatto deve avvenire, avverrà. Non importa quando e dove. Non importa il tempo, non importa lo spazio. Il momento perfetto si creerà e il destino si compirà.

Lo ammetto ho enfatizzato qualcosa di assolutamente ignoto e lo ho colorato di rosa, ombreggiandolo di rosso passione e adattandolo al mio volere. In poche parole, però, la Noether afferma questo. Certo, lo fa usando segni matematici, formule illeggibili e calcoli iperbolici. Quindi, non solo lo ha pensato, non sono ne ha appurato la veridicità, ma lo ha descritto scientificamente.

Ha realizzato qualcosa che tutt’ora è attuale, studiato e applicato. Fu definita come la più grande matematica mai esistita, Einstein le dedicò un articolo di apprezzamento sul New York Times e ci fu chi la definì l’Atena della matematica.
La sua mente ha elaborato una teoria talmente sorprendente che ancora oggi risulta valida.

La Noether è nata in Germania nel 1882 ed è morta nel 1935. È vissuta in un’epoca in cui una donna non poteva avere certe capacità, non avrebbe potuto superare il padre, famoso professore e studioso e non avrebbe dovuto avere una mente così brillante e così all’avanguardia.

Era una donna, per l’amor di Dio!
Avrebbe dovuto ricamare, occuparsi della famiglia, della casa e del cibo.
Non pensare, studiare, conoscere e capire.
Che diavoleria è mai questa?
Eppure lei lo fece.
E dopo di lei molte altre.
Alcune note, altre meno.
Alcune serene, altre oppresse.
Credo, però, che un po’ lo dobbiamo a loro, a persone come la Noether, se possiamo pensare, studiare e conoscere.

C’è molta strada da fare, lo so bene.
Alcune volte è una strada dissestata e irta, ma è pur sempre una strada che può essere percorsa. Se non per noi, per le donne di domani. Per le nostre figlie, nipoti, sconosciute.

Giorgia Golfetto