• No products in the cart.
Ritratto di Charles Dickens

Sapevate che… Charles Dickens

Oggi parliamo del grande scrittore inglese Charles Dickens. Fu il cantore degli emarginati, degli esclusi e delle vittime di ingiustizia (sociale e non). Scrisse opere indimenticabili e per molti aspetti ancora attualissime, riuscì a toccare il cuore dei suoi lettori come pochi altri suoi colleghi. Si guadagnó la fama di uomo dolce, sensibile, animato da un “socialismo” innato e indefesso.
Ma il suo cuore fu davvero tanto nobile?
Pare di no.

La moglie di Charles Dickens

Al di là di ogni merito letterario, che oggi nessuno può azzardarsi a negare, sembra che Dickens appartenesse alla cerchia di chi predica bene e razzola male. Almeno in una occasione della sua vita, si comportò ignobilmente.
A un certo punto, decise di abbandonare la moglie Catherine Hogarth. Quando scrivo “abbandonare”, intendo dire che la cacciò via dalla loro casa. In epoca vittoriana, non fu un problema semplice da affrontare per la signora Dickens, considerando che le mogli separate non avevano tutela legale, né il diritto di ottenere l’affidamento dei figli.
Di figli, inoltre, Charles e Catherine ne avevano avuti ben dieci (e la signora dovette affrontare anche qualche aborto).
Dickens pretese una separazione drastica, i cui motivi non sono ben chiari. Non solo non permise più a Catherine di entrare in quella che era stata la loro casa, ma cercò anche di farla internare come “malata di mente”, ben sapendo che non lo era.
Alcuni dei loro figli si schierarono dalla parte della signora Dickens, restandole vicino e aiutandola economicamente. Anche perché lo scrittore non se la passava benissimo e non aveva provveduto a costituire una rendita per la sua consorte ripudiata.
Tuttavia Catherine mantenne sempre un contegno molto dignitoso. Evitò di rilasciare dichiarazioni contro il marito o di “importunarne” l’esistenza con azioni legali o rivendicazioni varie. Continuò, anzi a seguire a distanza la carriera di Charles e rimase una sua lettrice affezionata.
Alcuni insinuarono che Dickens aveva cacciato la moglie perché si era invaghito della cognata, sorella minore di Catherine. Lo scrittore William Makepeace Thackeray, amico di famiglia, smentì queste voci, rivelando invece che il grande Charles aveva una relazione con un’attricetta estremamente giovane: diciotto anni.
Inutile dire che l’amicizia fra Dickens e Thackeray non sopravvisse a tale rivelazione.
Perché ho scritto tutto questo?
Perché non è affatto scontato che chi si dimostra capace di notevole sensibilità artistica non possa rivelarsi, in determinate occasioni, privo di sensibilità umana. Perché non è per nulla certo che chi scrive belle parole – o dipinge amenità, o scolpisce meraviglie, o canta gaiamente… – sia anche una “bella persona”. Tutt’altro.
Pretendere di conoscere l’artista dopo aver preso visione del suo operato è quantomeno semplicistico.
Ma soprattutto non è dimostrato che l’animo umano sia “costante”: l’uomo migliore del mondo può compiere una nefandezza in determinate circostanze e, viceversa, il peggiore degli individui può rivelarsi magnanimo se colpito da un barlume di umanità.
Noi non siamo sempre gli stessi.
P.S. anche dopo la truce separazione, Catherine e Dickens mantennero un minimo di corrispondenza. Poco prima di morire, Catherine consegnò a una delle sue figlie un pacco contenente tutte le lettere che si era scambiata con l’illustre marito nell’arco della sua vita. Le disse:
“Consegna queste lettere al British Museum. Il mondo deve sapere che c’è stato un tempo in cui lui mi ha amata.”
Ritratto di donna malinconica

[Il dipinto è il ritratto della signora Catherine Hogarth eseguito dal pittore irlandese Daniel Maclise nel 1847]

Le opere di Charles Dickens

  • Il circolo Pickwick
  • Le avventure di Oliver Twist
  • David Copperfield
  • Canto di Natale
  • Una storia tra due città
  • Tempi difficili
  • Grandi speranze
  • Casa desolata
  • Donbey e figlio
  • La bottega dell’antiquario
  • Le due città
  • Barnaby Rudge
  • Il nostro comune amico
  • La piccola Dorrit
  • Martin Cuzzlewit
  • Di viaggi e di mare
  • Impressioni italiane
  • Trilogia di Londra
  • Il grillo del focolare
  • La vita in lettere
  • Da leggersi all’imbrunire. Racconti di fantasmi
  • L’anima degli affari
  • Nicholas Nickleby
  • Storie fantastiche delle vacanze
  • La signora Lirriper
  • la spiegazione di George Silverman
  • Il naufragio di Golden Mary
  • La magica lisca di pesce
  • America
  • Le campane
  • Le ricette del dottor Marigold

Ha scritto anche diversi racconti e collaborato con altri scrittori dell’epoca.

 

Orazio C.