Le famose sconosciute. Beulah Louise Henry
Nonostante la grande produttività e l’ingegno di Beulah Henry, della sua vita ne sappiamo veramente poco. Nata in North Carolina nel 1887, Beulah proviene da una famiglia conosciuta per le sue inclinazioni artistiche che, forse, costituiscono il punto di partenza per le sua prodigiosa inventiva. Frequenta ben due college ed è da subito chiaro il suo spiccato talento per le invenzioni. Prosegue dunque su questa ostica via che è di chiara percorrenza maschile ed è una delle pochissime donne al mondo – se non l’unica – che riesce a guadagnarsi un nome e una reputazione in questo campo, brevettando direttamente vari invenzioni, mentre altre inventrici della storia furono costrette a vendere le loro scoperte per due soldi. A uomini che poi hanno fatto una fortuna.
Soprannominata “Lady Einstein”, già nel 1912 la Beulah brevetta una macchina per fare il gelato, subito dopo deposita altri due brevetti: per una borsa a mano e per un fortunatissimo ombrello con il copriombrello abbinabile ai propri vestiti. Ed è proprio grazie a questo ombrello che, trasferitasi a New York, si lancia in una vera carriera di invenzioni e brevetti. Fonda e gestisce due compagnie, deposita oltre 45 brevetti (49 per l’esattezza), studia e migliora vari componenti meccanici, realizza bambole snodabili e parti mobili per bambole, inventa una nuova spugna lavapiatti che trattiene il sapone… Insomma, spazia fra una miriade di articoli di uso quotidiano – oltre un centinaio -, migliorandone le prestazioni e facilitando la vita a tutti noi.
Dopo il 1930, Beulah dedica la sua attenzione a implementare macchinari come la macchina da cucire e la macchina da scrivere. Inventa dunque nuovi componenti, poi brevettati, che potenziano moltissimo le capacità di questi macchinari, fra cui anche un brevetto per una macchina da scrivere che permette di realizzare quattro copie dello stesso documento originale senza copia carbone. È il Protograph, primitivo modello di fotocopiatrice molto prima della loro epoca.
Oltre a lavorare e brevettare a nome suo, Beulah Henry collabora con moltissime aziende per cui studia e inventa componenti e articoli di vario genere, aziende che brevetteranno tali invenzioni a loro nome, tuttavia Beulah è molto conosciuta e apprezzata nell’ambiente che le riconosce crediti per il suo straordinariamente prolifico lavoro. È lei a inventare i bigodini, la bambola che chiude gli occhi, l’apriscatole e moltissimi altri oggetti che usiamo tutt’oggi.
A New York, Beulah è una figura conosciuta ed enigmatica allo stesso tempo: mai sposata – o almeno questo è quello che risulta dalla sua biografia, molto scarna di dettagli personali – oltre al lavoro dedica il suo tempo a una miriade di interessi variegati come le sue invenzioni, passando dalla scrittura e pittura alla beneficenza per animali. Personaggio schivo dalla mente apertissima, di certo ha lasciato un segno nella storia del mondo.
Annabelle Lee
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leonardo
L’invenzione più proficua economicamente fu l’ombrello con una varietà di diverso snap-on coperto da un panno colorato che ha brevettato 1924. L’usufruitori dell’ombrello potevano coordinare il colore della copertura dell’ ombrello con il loro abbigliamento.
Blogentheos
Idea molto originale!