La strada di Alfonsina Strada (1891-1959)
“Ne hai fatta di strada” dicono della gente che ha avuto successo. Beh, io ne ho fatta, con queste gambe che non sembrano neppure del mio corpo, eppure non se n’è accorto nessuno. O quasi. Ma non importa, ne farò ancora. Belle queste valli, me le posso gustare, non ho fretta, tanto sono sempre tra gli ultimi. Beati gli ultimi che saranno i primi, diceva uno importante di cui non ricordo il nome. Sarà stato un giudice di gara dopo aver visto quello che buttavano giù quelli del podio. Se i pensieri saranno più lenti vi prego di perdonarmi; ora comincia una salita.
Quando sto in sella a questa specie di bici mi sento come una regina, non so spiegare il perché e il per come. Poi ritorno in me, oh, sì. Avete mai sentito di una sovrana cui il trono rattrappisca le natiche? I percorsi variano, i paesaggi mutano, ma quei quattro (o cinque) pecoroni che commentano al ciglio della strada sono, paiono, sempre quelli. Mi pare impossibile che possano andare da Reggio Emilia a Reggio Calabria in così poco tempo. Per cosa poi? Per canzonare me.
“In sole due tappe la popolarità di questa donnina si è fatta più grande di quella di tutti i campioni assenti messi insieme. Lungo tutto il percorso della Genova-Firenze non si è sentito che chiedere: – C’è Alfonsina? Viene? Passa? Arriva? A mortificazione dei valorosi che si contendono la vittoria finale, è proprio così. È inutile, tira più un capello di donna che cento pedalate di Girardengo e di Brunero. […] D’altronde a quale scopo, per quale vanità sforzarsi d’arrivare un paio d’ore prima? Alfonsina non contende la palma a nessuno, vuole solo dimostrare che anche il sesso debole può compiere quello che compie il sesso forte. Che sia un’avanguardista del femminismo che dà prova della sua capacità di reclamare più forte il diritto al voto amministrativo e politico?” |
(Silvio Zambaldi, “La Gazzetta dello Sport”, 14 maggio 1924) |
Mi han detto che non ci devo pensare a queste persone, a questi infelici. Ed è proprio quando ti dicono così che ci pensi di più, invece. Ossignore che curva; scusate ma mi devo concentrare… uuuff: passata. Andiamo, andiamo, che ci fa una processione quassù? Forse non è una processione, vedo un santo, però. Avevo letto da qualche parte che quando si è troppo stanchi si hanno le allucinazioni. O che le allucinazioni stancano. Mah! Che fatica per arrivare con ore di ritardo dagli uomini, non so se ne valga la pena; però quel Girardengo mi critica lo stesso anche se giungo al traguardo mezza giornata dopo di lui. Ne vale la pena, ne vale la pena. Non sono morta ma comunque sto volando, qualcuno di voi aveva scorto quella specie di arbusto che mi sta facendo cadere? Noo? Nemmeno io. Ho la gamba destra con un taglio per il lungo dalla coscia al garretto. A bordo strada un’anziana con le mani da bimba già mi mette qualcosa di viscido che mi consola il dolore. “Tranquilla, è un cataplasma”, dice. Mi sarei accontentata di un impiastro vecchia maniera, ma tant’è, va bene lo stesso. Uh, è fresco come il palmo di papà quando avevo la febbre da piccola. Mi dice di star giù; ha dita eleganti che stringono come il vimine la vecchietta; meglio darle retta. Ancora due minuti, due castagne secche in bocca, una castagna matta nel paniere. L’ultima è solo per la buona sorte, e riparto.
Non so come mi piazzerò, se farò qualche baiocco con queste gambe sghembe. So solo che queste mie corse perdute in partenza potranno servire ad altre donne per cominciare a vincere, o magari solo a gareggiare, ch’è già tanto. Ora torno sul mio trono, le natiche han preso le misure. Le donne, anche un pochino per merito mio, prenderanno coscienza. E gli uomini? Ne prenderanno atto.
Alfonsina Morini (Strada) fu la prima e unica donna a correre il Giro d’Italia. Aveva bisogno di soldi per crescere le figlie dato che il marito era finito in manicomio. La sua testardaggine e ribellione la portò in un campo considerato soprattutto maschile.
Fonti
https://www.rivistacontrasti.it/alfonsina-strada-ciclismo/
https://www.travelemiliaromagna.it/alfonsina-strada/
Andrea Bellini