
Bel Ami, un romanzo sempre attuale
In genere i classici sono dei romanzi sempre moderni, che danno insegnamenti utili anche dopo secoli. Questo è decisamente vero per Bel Ami, un romanzo sempre attuale. Scritto da Guy de Maupassant nel 1885, prima a puntate, sulla rivista Gil Blas, e poi pubblicato come romanzo.
La storia
Bel Ami, che letteralmente significa Amico Bello, è il nomignolo che una bambina dà a George Duroy, il protagonista della vicenda. Duroy è un uomo piuttosto affascinante e bello che riesce a far innamorare senza alcuna difficoltà e senza particolari corteggiamenti, tutte le donne che incontra. Una specie di dongiovanni inconsapevole. Tornato dalla guerra, inizialmente impiegato delle ferrovie, grazie al suo magnetismo, riesce, con il fortuito incontro con un ex commilitone, Forestier, a diventare giornalista de La Vie Française e a fare velocemente carriera grazie alle donne che l’aiuteranno a scalare la vetta del successo.
Chi sono le donne di Bel Ami?
“Erano mai esistite, esistevano ancora donne appassionate che la commozione scuote, che soffrono, piangono […] donne sfidano tutto perché amano, e di giorno o di notte, sorvegliate e minacciate, intrepide e palpitanti, vanno verso colui che le prende tra le braccia, folli di felicità e vicine a perdere i sensi?”
Le donne, se pure ricche e se pure nate nella Francia rivoluzionaria, non avevano ancora l’importanza dovuta nella politica come nel resto dei mestieri più importanti. La prima donna che il caso fortuito fa incontrare a George è Madeleine Forestier, moglie del giornalista della Vie Française, Charles Forestier. Madeleine ha una penna veloce e sarcastica: scopriamo subito che la vera firma degli articoli del marito è lei. Un taglio sapiente degli articoli con una visuale della politica ben centrata. Sarà lei a correggere il primo articolo di Duroy e a permettergli di entrare alla Vie Française, il cui direttore è il signor Walter, ricco finanziere e politico ebreo. George e Madeleine si sposeranno dopo la morte per malattia di Forestier. Sarà lei a far cambiare il nome del marito da Duroy a Du Roy per dare un allure nobiliare.
Grazie a Madeleine, George Duroy incontrerà altre donne memorabili del romanzo: l’amante perfetta Clotilde De Marelle, la cui figlia decenne darà appunto a George l’appellativo di Bel Ami. Clotilde è una bella signora mora e in carne, voluttuosa e godereccia. Sposata con De Marelle non esita a intraprendere una relazione intensa con Duroy. Clotilde rappresenta per lui la carnalità e l’attrazione. Il loro rapporto sarà l’unico realmente fisso per il protagonista.
Tra i personaggi più importanti per il nostro eroe, sicuramente la signora Walter, moglie appunto del proprietario del giornale. Donna ricchissima e onestissima con una bella figlia in età da marito. La casta signora Walter cadrà anche lei vittima di Bel Ami. Pazza d’amore, lei, che al contrario della De Marelle, non aveva mai tradito il marito, si ritroverà a fare degli investimenti finanziari, regalando a lui metà della vincita. Ma il diabolico Duroy, più ambizioso che mai, non si accontenta di avere una moglie che, in realtà, lo fa imbarazzare e gli impedisce quella crescita a cui lui anela. I colleghi per prenderlo in giro lo chiamano Forestier, come il giornalista scomparso perché gli articoli sono in tutto e per tutto scritti con lo stesso stile. Con uno stratagemma George riesce a cogliere la moglie in flagrante delitto di tradimento e a ottenere il divorzio.
Ora il grande sogno di Duroy è sposare Susanne Walter, figlia appunto del potente direttore e della povera signora Walter che si era donata completamente a lui. Sia la De Marelle che la Walter si opporranno con le unghie e con i denti a questo matrimonio, chi per una ragione chi per un’altra. Ma nulla sembra ostacolare l’ascesa di Bel Ami. Otterrà ancora una volta ciò che si era prefigurato sposando la bella Susanne e diventando genero del potente Walter. Sorniona la De Marelle, dopo un memorabile litigio con il suo George, sarà nuovamente pronta e sorridente per lui proprio il giorno del matrimonio di George Duroy con Susanne Walter.
Attualità in Bel Ami
Una cosa che mi piace molto nel romanzo Bel Ami di Maupassant è il racconto di un personaggio “vincente” proprio come un odierno personaggio che riesce a far carriera non per meriti particolari, ma per casi fortuiti e giusta conoscenza. A onor del vero il pregio del protagonista è di sicuro la sua bellezza e il suo grande fascino. E questo porta anche a ulteriori riflessioni: bellezza e fascino aiutano la scalata al successo? Se un uomo è arrivista e senza scrupoli avere un bell’aspetto nella figura è davvero utilissimo. Ma direi che la bellezza aiuta sempre: mette in una buona disposizione d’animo chi ci sta intorno. Ovviamente il discorso è lungo e complicato e si rischia di andare fuori tema.
Tornando al nostro George Duroy o Du Roy, pur avendo le caratteristiche di un personaggio antipatico, invita comunque il lettore a tifare per lui. A vedere come riuscirà ad andare avanti e ad uscire dalle situazioni per lui d’impaccio. Considerando i romanzi ottocenteschi, ma direi anche novecenteschi, non è facile trovare un protagonista a cui va bene tutto dall’inizio alla fine. E, a mio avviso, questa è un altro dei punti forti di questo bellissimo romanzo di Maupassant, che riesce a toccare temi importanti come politica, situazione femminile, società francese, con molto garbo e destrezza.
“Tutte le religioni sono stupide con la loro morale puerile e le loro egoistiche promesse, tremendamente idiote. La morte soltanto è certa.”
Roberta Jannetti